In occasione del 20 marzo in cui ricorre la giornata mondiale della salute orale intervistiamo la dott.ssa Angela Pontieri, specializzata in Ortognatodonzia presso l’università di Roma Sapienza, consulente Odontoiatra del Gruppo INI dal 2015.
Buongiorno dott.ssa Pontieri, da una recente ricerca americana emerge che l’8,2% dei bambini italiani da 0 a 6 anni ha una carie. La percentuale è del 2,9% per i bambini da 0 a 23 mesi. Quali sono secondo lei le cause principali di questo preoccupante fenomeno?
Le cause sono certamente legate principalmente alla frequente assunzione di cibi nell’arco della giornata e all’abuso di sostanze ad alto contenuto di zuccheri che arricchiscono buona parte degli alimenti di largo consumo fra i piccoli. Non va dimenticato però che anche la scarsa frequenza delle corrette manovre di igiene orale contribuiscono ad alzare l’indice di incidenza di lesioni cariose già nei primissimi anni di vita.
L’Odontoiatria del Gruppo INI, a Veroli città Bianca attiva dal 2014, è da sempre molto attenta alla salute dentale dei bambini. Con quale approccio vi impegnate a trasmettere ai piccoli pazienti l’importanza della prevenzione?
Cerchiamo di rendere le sedute odontoiatriche con il piccolo paziente piacevoli e giocose spiegando, con linguaggio semplice e facilmente comprensibile anche dai più piccoli, l’importanza della prevenzione.
Quanto è fondamentale l’affiancamento dei genitori affinché il bambino acquisisca le corrette abitudini di igiene e prevenzione?
È importantissimo. Considerato che è ormai certo che nulla più dell’esempio concreto dei genitori aiuta il bambino ad automatizzare certi comportamenti, le abitudini di igiene orale, alimentari e lo stato psicologico con cui i genitori vivono il rapporto con il dentista di fiducia vengono spesso riprodotti dal bambino spontaneamente.
Oltre all’anamnesi, di quali strumenti vi avvalete in studio per la diagnosi dentale dei più piccoli? Cosa si sente di dire a eventuali genitori scettici di fronte all’uso di tecnologie?
Le visite vengono svolte utilizzando tutti i mezzi diagnostici necessari al singolo caso, dal semplice kit specchietto, specillo e pinzetta, ai rilevatori di carie, telecamera intraorale, fino alle radiografie dove indispensabile. Queste ultime possono essere tradizionali o di ultima generazione in 3D di cui l’istituto è in possesso da già diversi anni.
Nel caso in cui il genitore si mostri scettico verso l’uso di alcune tecnologie, non manchiamo di mostrargliene le modalità di utilizzo, i vantaggi del loro uso e la mini-invasività delle stesse sulla salute del piccolo paziente.
L’ortodonzia pediatrica nei preadolescenti è un tema sempre molto dibattuto, soprattutto per ragioni legate ai costi e al lungo margine temporale.
Quali nuove frontiere ha raggiunto il settore dell’odontoiatria pediatrica, rispetto a quanto accadeva nello scorso ventennio?
Rimane indiscussa la conclamata utilità dell’ortodonzia intercettiva in caso di problemi dello sviluppo osseo dei mascellari, ma certamente la scelta del giusto tempo di intervento (non troppo presto e non troppo tardi) consente di evitare inutili lungaggini e di ottimizzarne così il raggiungimento del risultato senza stancare il paziente e senza altresì gravare eccessivamente sull’economia familiare. Pertanto, sarebbe utile effettuare la prima visita intorno ai 18 mesi, come consigliano le ultime linee guida elaborate dal prestigioso tavolo tecnico del Ministero della Salute.
Quali sono i consigli che può dare ai genitori per i propri figli, in occasione della giornata mondiale della salute orale che ricorre oggi?
Ecco alcuni consigli fondamentali che mi sento di dare, personalizzabili poi per ogni singolo paziente grazie ad una visita odontoiatrica accurata:
- utilizzare un dentifricio al fluoro e uno spazzolino a setole morbide, con l’aiuto dei genitori almeno fino ai 6 anni;
- lavare i denti con movimenti circolari per almeno 2 minuti, almeno due volte al giorno;
- sputare il dentifricio ma non risciacquare con l’acqua;
- non mangiare dopo aver lavato i denti la sera.
Inoltre, per quanto riguarda l’utilizzo del ciuccio, se è prolungato oltre i due anni e mezzo di età può influire negativamente sullo sviluppo della bocca e dei denti del bambino.
In occasione della giornata mondiale della salute orale abbiamo inoltre intervistato il Dr Michele Basilicata, responsabile scientifico dell’Odontoiatria del Gruppo INI.
Gentile dottore, quali sono i consigli che ci può dare in occasione di questa importante iniziativa della FDI?
Questa iniziativa promossa dalla FDI World Dental Federation, che rappresenta oltre un milione di odontoiatri, ritengo sia di fondamentale importanza, in questo periodo, perché serve a far illuminare gli adulti per sé e per i propri figli su quanto sia fondamentale la salute orale. Spesso infatti è spia di patologie sistemiche e viceversa.
Pertanto, i Consigli che mi sento di dare sono i seguenti:
- Lavare i denti almeno due volte al giorno con spazzolini normali o elettrici. Preferire dentifrici che contengano 1000-1500 parti per milione (ppm) di fluoro. Non esagerare con la quantità.
- Dopo aver lavato i denti, non sciacquare la bocca ma eliminare solo i residui esterni, al fine di amplificare gli effetti preventivi.
- Quando si è fuori casa e non si ha con se lo spazzolino, si consiglia l’utilizzo di un collutorio o di masticare un chewing gum senza zucchero.
- È importante inoltre utilizzare sempre strumenti come il filo interdentale o lo scovolino per eliminare la placca che si accumula tra i denti.
- È necessario inoltre seguire uno stile di vita sano senza alcol e fumo, fattori di rischio, oltre ad una dieta a basso contenuto di zuccheri.
- Last but not least è fondamentale per effettuare delle visite di controllo regolari dal proprio dentista di fiducia, ciò consente di intercettare precocemente eventuali potenziali patologie.