L’ Angio TC coronarica è un esame che permette una valutazione completa e accurata delle arterie coronarie e le strutture cardiache. L’Angio TC coronarica è tra le tecniche non invasive più sofisticate per valutare le arterie coronarie, consente di avere precise informazioni su placche ateromasiche, stenosi, valutazione dei by-pass e pervietà degli stent coronarici.
L’Angio TC Coronarica è parte del servizio di Diagnostica per Immagini e prezioso strumento diagnostico del Servizio di Cardiologia dell’INI Grottaferrata.
QUANDO È UTILE LA TAC CORONARICA?
- L’esame si esegue soprattutto per escludere la presenza di una malattia delle coronarie in pazienti in cui altri esami non invasivi, come ad esempio l’elettrocardiogramma da sforzo o la scintigrafia, hanno dato risultati dubbi.
- Si esegue in pazienti con rischio basso-intermedio che lamentano episodi di dolore toracico transitorio e test di primo livello con risultati dubbi.
- Nel sospetto di anomalie di origine o decorso delle arterie coronarie.
- Per valutare la pervietà degli stent coronarici o la pervietà dei Bypass.
- Valutazione anatomica delle valvole cardiache, delle camere cardiache, in particolare l’atrio sinistro e le vene polmonari.
LIMITI DELLA METODICA
L’Angio TC coronarica ha delle limitazioni principalmente legate alla frequenza cardiaca, che se troppo alta, limita fortemente la qualità delle immagini e rende impossibile un’adeguata valutazione delle coronarie. Per avere un esame della massima qualità diagnostica possibile è necessario rispettare questi requisiti:
- La frequenza cardiaca deve essere inferiore a 65bpm;
- La frequenza cardiaca deve essere regolare (controindicato nei pazienti con extrasistoli molto frequenti, fibrillazione atriale ad alta risposta ventricolare, altre aritmie maggiori);
- L’esame è controindicato inoltre in pazienti con insufficienza renale cronica, in gravidanza, obesità grave e conclamata allergia grave al mezzo di contrasto iodato.
COSA FARE PRIMA DELL’ESAME
È necessario che l’indicazione clinica sia confermata dal proprio cardiologo o medico curante.
- È necessario monitorare la frequenza cardiaca: se questa supera i 65bpm a riposo è opportuno fare una preparazione nei giorni prima dell’esame (almeno 3 giorni) con un farmaco che riduce la frequenza cardiaca (preferibilmente un Beta-bloccante), previa autorizzazione e prescrizione del proprio cardiologo o medico curante
- Una somministrazione di beta-bloccante potrà essere eventualmente effettuata anche in corso di esame, qualora la frequenza cardiaca superasse di poco il limite consigliato. Se invece la frequenza cardiaca fosse molto elevata (> 80bpm), sarà necessario riprogrammare l’esame dopo adeguata preparazione.
- Nei 2 giorni prima dell’esame è consigliabile evitare il consumo di caffeina e altre sostanze eccitanti.
- Il giorno dell’esame presentarsi a digiuno e portare in visione tutta la documentazione cardiologica e gli esami strumentali eseguiti, oltre agli esami ematici per il mezzo di contrasto.
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