Centro Open di Senologia Gruppo INI

Centro di senologia a Grottaferrata Guidonia Veroli Frosinone

Il centro di senologia è dotato di apparecchiature mammografiche con tecnologia digitale diretta a basso dosaggio di radiazioni con possibilità di eseguire studi in tomosintesi, che è un’evoluzione della mammografia.

Tramite questa modalità il seno viene scomposto in tante “fettine” dello spessore di 1 mm consentendo rilevazioni molto accurate.

Il Centro di senologia, attivo nelle sedi di Grottaferrata, Guidonia e Veroli (Frosinone), è formato da equipe multidisciplinari composte da oncologi, radioterapisti, medici nucleari, fisiatri, psicologi dedicati e da chirurghi plastici.

La prevenzione al primo posto. Prenota la visita al Centro di senologia

Al giorno d’oggi la prevenzione è fondamentale, ma ha senso soltanto se eseguita in centri con apparecchiature di ultima generazione, con medici dedicati e soprattutto se eseguita regolarmente con controlli strumentali integrati mammografici ed ecografici ogni 12 mesi per tutte le donne dai 40 anni in su. Contatta il nostro Centro di senologia a Grottaferrata Guidonia Veroli Frosinone

VISITA SENOLOGICA

La visita senologica è un esame clinico della mammella che ha la finalità di individuare possibili patologie mammarie.

È possibile effettuare la visita senologica nelle sedi di:

Cos’è la visita senologica?

È un’indagine non invasiva e non dolorosa che consente l’esame clinico delle mammelle e dei cavi ascellari.

Come si esegue la visita senologica?

Non è necessaria alcun tipo di preparazione e può essere effettuata in qualsiasi momento della vita di una Donna. La visita comincia con la raccolta dei dati anamnestici (ANAMNESI) e cioè domande che lo specialista rivolge alla paziente allo scopo di acquisire quante più informazioni possibili sulla sua storia clinica, indagando su:

  • l’età del primo ciclo mestruale e/o dell’inizio della menopausa
  • le gravidanze
  • le eventuali terapie ormonali e farmacologiche seguite…

Inoltre si raccolgono informazioni relative allo stile di vita seguito dalla paziente in esame (alimentazione, fumo, uso di alcol, attività fisica), sulle eventuali patologie pregresse e sulla presenza di casi di tumore in famiglia. La seconda parte della visita consiste nella esecuzione dell’esame clinico in cui si procede alla OSSERVAZIONE ed alla PALPAZIONE delle mammelle. Quando ci si sottopone alla visita senologica si raccomanda di portare con sé tutti gli esami del seno eseguiti in precedenza.

Cosa fare dopo la visita al seno?
Lo specialista che ha eseguito la visita senologica, al termine della stessa , può consigliare alla paziente di sottoporsi ad ulteriori accertamenti, come l’ecografia mammaria, la mammografia o la risonanza magnetica senza o con somministrazione di mezzo di contrasto.

Centro di senologia Gruppo INI

ECOGRAFIA MAMMARIA

L’ecografia mammaria è un esame strumentale che, attraverso l’utilizzo degli ultrasuoni, permette di valutare la struttura della mammella.

Cos’è l’ecografia al seno?

L’ecografia mammaria è una metodica utilizzata per lo studio anatomico e strutturale del seno. L’esame impiega ultrasuoni che consentono di ottenere immagini dettagliate della mammella.
È un esame indolore e non presenta alcun tipo di controindicazione, può essere infatti eseguita anche in donne in gravidanza e in allattamento.

Cosa è possibile rilevare con l’ecografia mammaria?

L’ecografia mammaria permette di esaminare eventuali noduli palpabili, rilevati a seguito di una visita senologica o dall’autopalpazione del seno. Consente anche la rilevazione di stati infiammatori (mastite) e di eventuali alterazioni a carico delle strutture linfonodali dei cavi ascellari. L’indagine ecografica identifica inoltre lesioni sospette, esaminandone le caratteristiche (margini, limiti, struttura, dimensioni, vascolarizzazione mediante esame color-Doppler e “rigidità” del nodulo mediante studio elastosonografico). L’ecografia è utilizzata come guida per procedure interventistiche come agoaspirato e biopsia che permettono di fare rispettivamente l’analisi citologica ed istologica della lesione sospetta.

Come si esegue l’ecografia senologica?

La paziente viene fatta sdraiare su un lettino, si utilizza un gel conduttore sulla cute della mammella per facilitare lo scorrimento della sonda ecografica e migliorare la trasmissione delle onde ultrasonore. Si esplorano entrambi i seni con la paziente distesa supina che viene successivamente fatta posizionare anche sul fianco destro e sinistro con le braccia estese dietro la testa, per poter effettuare la completa esplorazione di tutti i quadranti della mammella che, nella sola posizione supina, potrebbero essere di difficile esplorazione. Infine ci si estende allo studio di entrambi i cavi ascellari. Non è necessaria alcun tipo di preparazione per sottoporsi all’esame ecografico della mammella.
Quando ci si sottopone alla visita senologica si raccomanda di portare con sé tutti gli esami del seno eseguiti in precedenza.

Quando fare l’esame ecografico al seno?

Nelle pazienti dai 25 ai 40 anni, l’ecografia è l’esame di I livello per la diagnosi e prevenzione del tumore della mammella e andrebbe eseguita una volta l’anno, a completamento diagnostico della visita senologica. L’ecografia è dunque l’esame principale per il controllo del seno nelle donne fino a 40 anni e costituisce un valido approfondimento alla mammografia dopo i 40 anni in quanto, in particolare in donne con seni densi, l’ecografia consente di dettagliare le immagini mammografiche dubbie, i noduli o gli addensamenti mammari.

MAMMOGRAFIA 2D CON STUDIO IN TOMOSINTESI (3D)

La mammografia è il principale esame di controllo utilizzato per rilevare e diagnosticare il tumore al seno ed altre patologie mammarie. Si basa sull’utilizzo di radiazioni ionizzanti.

Come si esegue la mammografia?
La paziente in piedi, in prossimità del mammografo, appoggia su un apposito sostegno una mammella per volta e si ottengono differenti immagini dopo opportuna compressione della mammella. La donna può avvertire un leggero fastidio.
L’immagine radiografica viene trasformata in un‘immagine digitale ad altissima risoluzione che l’operatore tecnico potrà visualizzare sul monitor in tempo reale per poi archiviarla e trasmetterla via rete ai medici radiologi, i quali potranno esaminarla e refertarla.

Cos’e’ la mammografia in tomosintesi?
La tomosintesi è una tecnica mammografica che consente di scomporre ciascuna mammella in sezioni sottili dello spessore massimo di 1 mm (slice). L’esame in tomosintesi si esegue contestualmente alla esecuzione dell’esame mammografico, durante la stessa compressione, senza alcuna aggiunta di dose radiante. La tomosintesi ha lo scopo di superare i limiti dell’esame mammografico e cioè la densità mammaria, tipica dei seni giovani e, gli artefatti da sovrapposizione, responsabili della scarsa nitidezza delle immagini e dunque dei falsi positivi e falsi negativi. Permette inoltre di rilevare il 40% in più di lesioni tumorali rispetto all’esame mammografico standard.

Quando fare la mammografia?
Dopo i 40 anni, la mammografia è l’esame d’elezione per la ricerca di tumori al seno, soprattutto in fase pre-clinica ed è utile in particolare per la rilevazione delle microcalcificazioni.
Le donne, dai 40 anni in poi, dovrebbero sottoporsi alla mammografia ogni anno.
Per le pazienti con storia familiare di tumore alla mammella , il radiologo può raccomandare di iniziare i controlli mammografici prima dei 40 anni.

Quando ci si sottopone all’ esame mammografico si raccomanda di portare con sé tutti gli esami del seno eseguiti in precedenza.

Centro di senologia Gruppo INI

AGOASPIRATO MAMMARIO

L’agoaspirato del seno è un esame finalizzato al prelievo di un campione di cellule da un nodulo o da un’area sospetta rilevata all’esame ecografico, per poterlo esaminare al microscopio da parte dell’Anatomo patologo.
Come si esegue l’agoaspirato alla mammella?
L’agoaspirato viene effettuato dal radiologo sotto guida ecografica. Il prelievo del materiale biologico viene eseguito tramite una comune siringa con ago sottile che aspira un numero variabile di cellule all’interno di un’area sospetta.
La tecnica dell’agoaspirato non è invasiva né dolorosa, dura pochi minuti e non necessita di anestesia né di una particolare preparazione..
A cosa serve l’esame citologico?
L’esame citologico fornisce al patologo i primi elementi per valutare la natura (benigna o maligna) delle cellule dell’area esaminata.
I risultati dell’agoaspirato al seno possono essere definitivi o soltanto orientativi: nei casi dubbi sarà necessaria una biopsia con relativo esame istologico per ottenere ulteriori informazioni e perfezionare la diagnosi.

BIOPSIA MAMMARIA

Cos’è la biopsia mammaria?
La biopsia è una procedura molto simile che consente, a differenza dell’agoaspirato, di prelevare frammenti di tessuto all’interno di un nodulo o di un’area sospetta per ottenere una diagnosi istologica. L’ago utilizzato è di calibro leggermente maggiore rispetto a quello utilizzato per l’agoaspirato.L’esame non è doloroso perchè eseguito in anestesia locale.

Come si esegue la microbiopsia del seno?
La biopsia viene eseguita sotto guida ecografica.

  • La paziente viene fatta stendere in posizione supina su un lettino, con le braccia rivolte in alto o in alcuni casi, distesa sul fianco.
  • Dopo aver disinfettato accuratamente la cute nella zona del prelievo, viene somministrato un anestetico locale per via percutanea.
  • Il medico posiziona la sonda ecografica nell’area in cui è stata riscontrata un’anomalia e si esegue una piccola incisione cutanea che consente l’introduzione dell’ago
  • Al termine dell’esame viene applicata una medicazione che potrà essere rimossa il giorno dopo.

Il campione di tessuto viene inviato al patologo per poter eseguire l’analisi istologica. La durata della biopsia mammaria può variare a seconda del tipo di prelievi effettuati e del loro numero, in genere è di circa 15 minuti.
La paziente, al termine della procedura, può tornare a casa e riprendere la regolare attività.