di Elena Padovan
La Dottoressa Silvia D’Onofrio è un medico chirurgo specialista in radiodiagnostica con attività radiologica prevalentemente dedicata alla senologia. Dal 2016 collabora con il Gruppo INI presso le sedi di Grottaferrata e di Villa Dante a Guidonia, dove è molto apprezzata per il suo attento lavoro.
Dottoressa, vi servite di tecniche o apparecchiature particolari?
I nostri centri sono dotati di apparecchiature mammografiche con tecnologia digitale diretta a basso dosaggio di radiazioni con possibilità di eseguire studi in tomosintesi, che è un’evoluzione della mammografia. Tramite questa modalità il seno viene scomposto in tante “fettine” dello spessore di 1 mm consentendo di rilevare lesioni tumorali molto piccole.
Quali sono gli aspetti positivi di rilevare un tumore in una fase precoce?
Il rilievo di un tumore in fase precoce comporta un vantaggio chirurgico e terapeutico. Gli interventi saranno meno demolitivi e le terapie meno aggressive in quanto si riduce il rischio di una disseminazione metastatica della patologia.
Per scoprire un tumore in fase pre clinica, cioè prima che si sia manifestato, è fondamentale non solo la bravura e l’esperienza del medico, ma anche la tecnologia con la quale si lavora.
Come centro INI come vi comportate?
Grazie alla Dottoressa Faroni, che è sempre attenta alla problematiche femminili ed in particolare alla problematica mammaria, è nato il “Centro Rosa”. Qui, oltre alla diagnosi strumentale, in caso di rilievi sospetti è possibile eseguire approfondimenti diagnostici tipo ago aspirato / biopsie con risposte immediate. Inoltre è possibile essere visitati da esperti chirurghi che vantano anni di esperienza nella chirurgia senologica ed in particolare nella oncoplastica, senza alcuna lista d’attesa.
Il Centro Rosa si prende cura di tutto l’iter che la donna deve affrontare?
La paziente viene seguita in tutto il suo percorso. Viene affidata ad un team multidisciplinare composto da oncologi, radioterapisti, medici nucleari, fisiatri, psicologi dedicati e dal chirurgo plastico che si occupa della ricostruzione delle mammelle operate.
La nostra idea è quella di creare una “breast unit” che diventi punto di riferimento per tutte le donne del territorio.
Punterete sulla prevenzione?
Al giorno d’oggi la prevenzione è fondamentale, ma ha senso soltanto se eseguita in centri con apparecchiature di ultima generazione, con medici dedicati e soprattutto se eseguita regolarmente con controlli strumentali integrati mammografici ed ecografici ogni 12 mesi per tutte le donne dai 40 anni in su.
L’obiettivo nel nostro “Centro Rosa” è la cura della paziente secondo un modello paziente-centrico intorno al quale ruotano tutte le figure professionali dedicate.