Cos’è e come si cura il “Long Covid”
L’emergenza sanitaria da Covid-19 non riguarda solo i pazienti che quotidianamente entrano nei reparti ospedalieri o nelle terapie intensive, purtroppo con numeri ancora molto alti, ma riguarda anche migliaia di pazienti che si sono negativizzati ma che continuano ad avere strascichi invalidanti, tanto da “meritare” la denominazione di Long Covid.
Una moltitudine di pazienti che spesso non trova risposte adeguate ai propri problemi e per dare adeguata assistenza sanitaria, INI Città Bianca di Veroli ha attivato l’ambulatorio integrato post Covid (AIPC) di medicina interna, generale e di emergenza, che nasce dall’esperienza dell’Unità operativa di medicina Covid, il cui responsabile è il dottor Carmine Romaniello.
“In risposta alla grande emergenza sanitaria che ancora, purtroppo, morde recrudescente il territorio, così come il mondo intero – dice il Dott. Fernando Lunédi, consulente per la medicina del Gruppo INI perfezionato in medicina di emergenza, e referente dell’ambulatorio – si impone il ruolo della prevenzione secondaria della malattia in un contesto dove la conoscenza in fieri della patologia e la varietà clinica della malattia impone la necessità di Follow-up mirati nel tempo ed al passo con la più recente e autorevole letteratura internazionale di riferimento. In quest’ottica nasce il nostro ambulatorio, dedicato ai cosiddetti casi di Long Covid“.
Long Covid: cos’è e perché riguarda anche gli asintomatici e paucisintomatici
“Il “Long Covid” – prosegue il Dott. Lunédi – è salito alla ribalta dei media come strascico invalidante e di non poco impegno clinico, che incide in negativo sulla qualità della vita dei pazienti. La grande quantità di casi clinici moderati e severi afferita dal territorio alla nostra UOC, statisticamente nella media dei centri regionali e nazionali di blasone e riferimento per la Patologia SarsCov2, ci impone il dovere scientifico e clinico di presentare ai nostri pazienti tutta l’esperienza e la cura del caso complesso stratificando il rischio e fornendo un approccio a distanza cucito sul paziente, il cosiddetto tailored treatment. Non è raro che da noi vengano pazienti, che non sono stati ricoverati per la malattia e che non presentavano alcun sintomo durante la positività al virus, che ad oggi presentano però tutti i postumi della malattia“.
Quali sono gli strascichi più frequenti del Long Covid
“Si va dall’insufficienza respiratoria all’affanno, dalla sindrome da fatica ai dolori muscolari, dalle cefalee alla tosse persistente. Questi sono tra i più frequenti ma evidenziamo anche altri strascichi. Va chiarito che il Covid non è una malattia che si esaurisce con la negativizzazione del paziente”.
Come si opera all’interno dell’ambulatorio di Città Bianca
“Il nostro ambulatorio – conclude il Dott. Lunèdi – si occupa dei pazienti dimessi dalla nostra struttura ma anche di quelli di tutto il territorio. Ogni cittadino può accedere alle cure. Iniziamo con una fase pre-visita nella quale assegniamo ad ogni paziente un punteggio di rischio clinico basandoci sui dati al momento della dimissione. Si procede con l’anamnesi in ambulatorio per aggiornare la scala di rischio sulla base di nuovi esami e delle sintomatologie descritte dal paziente. La visita ci permette di stabilire il percorso di cura adatto a ciascun paziente“.