Il Gruppo INI ha attivato un nuovo e importante servizio diagnostico. Parliamo della Colonscopia virtuale: all’INI Grottaferrata l’innovazione per la diagnosi del tumore al colon
Il dottor Luigi Azzarri, responsabile dell’UOC di Diagnostica per Immagini INI Grottaferrata, spiega di cosa si tratta e come si esegue.
Il tumore al colon è la patologia oncologica più diffusa, dopo la mammella. Circa il 90% delle persone affette da questa patologia ha un’età superiore ai 50 anni.
La diagnosi precoce, come ormai accertato, è l’arma più efficace per la prevenzione e l’aspettativa di vita è strettamente legata allo stadio in cui è stata diagnosticata la patologia. Più la diagnosi è precoce più possibilità di sono di sconfiggere la malattia.
Per tale ragione i programmi di screening sono essenziali.
Ogni lesione precoce che viene identificata e asportata salva il paziente dal possibile sviluppo di una neoplasia maligna. Negli ultimi anni, la medicina, grazie al supporto di sempre più sofisticate tecnologie, ha fatto passi da gigante in termini di diagnosi mirate e precise in grado di garantire al paziente il percorso di cura più efficace. In questo quadro si l’installazione l’attivazione del servizio di colonscopia virtuale nella sezione di Diagnostica per Immagini dell’INI di Grottaferrata
Dottor Azzarri, cos’è la colonscopia virtuale e come viene eseguita?
La colonscopia tc o colonscopia virtuale rappresenta una metodica diagnostica non invasiva atta a studiare il colon, dallo sfintere anale fino al cieco, senza introdurre per via anale nessuno strumento, salvo una piccola sonda di pochi cm attraverso la quale viene insufflata aria o anidride carbonica. Si esegue mediante una duplice scansione TC con apparecchiatura multistrato, con paziente supino e prono, previa preparazione del paziente con dieta nei tre giorni precedenti l’esame, abbinata a somministrazione, il giorno prima dell’esame, di farmaco con effetto lassativo per consentire una esplorazione ottimale del colon in assenza di grosse masse fecali. Inoltre, circa tre ore prima dell’esame, viene somministrato al paziente Mdc iodato per via orale che determina una ”marcatura” dei residui fecali che sono resi pertanto facilmente riconoscibili da possibili patologie vegetanti o formazioni.
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A differenza degli esami tradizionali, cosa consente di diagnosticare la colonscopia virtuale?
La tecnica diagnostica può essere considerata alternativa alla tradizionale colonscopia ottica nello screening della patologia neoplastica colon-rettale. Inoltre rappresenta l’unica possibilità di esplorare il lume di tutti i tratti del colon qualora la presenza di patologie stenosanti (neoplastiche e non) o diverticolari non consentano di procedere oltre il tratto stenotico con lo strumento endoscopico. È in grado di diagnosticare affidabilmente lesioni polipoidi del diametro superiori ai 6 mm. Tali lesioni quando superano i 6 mm rappresentano un rischio concreto di trasformazione in neoplasia maligna e quindi devono essere asportate.
Una metodica che presenta dei limiti?
Il limite della metodica è rappresentato dall’impossibilità di eseguire esame bioptico della lesione evidenziata o procedere alla sua asportazione. Pertanto, nel corretto uso della metodica diagnostica è molto importante procedere ad una accurata selezione del paziente: nei casi in cui sia presente una sintomatologia fortemente sospetta per presenza di patologie neoformate del colon (rettorragie, sangue occulto nelle feci, occlusione, etc) deve essere scelta la colonscopia ottica poiché solamente quest’ultima è in grado di effettuare anche la biopsia o l’eventuale asportazione della formazione polipoide sospetta».
Come si procede tecnicamente?
Dopo l’acquisizione si procede con il post processing delle immagini acquisite in decubito prono e supino mediante la navigazione tridimensionale effettuata dal medico radiologo sulla consolle di ricostruzione idonea. La sezione di colonscopia virtuale è sotto la diretta responsabilità della dottoressa Eleonora Gaspari che, grazie ad esperienza e professionalità è in grado di dedicarsi in maniera precisa e attenta all’esecuzione dell’esame ed alla successiva refertazione