Sono più del 30% le donne italiane affette da insufficienza venosa. Mentre tra la popolazione maschile è il 15% alle prese con questo disturbo caratterizzato da un cattivo ritorno del sangue venoso verso il cuore. Una condizione che rischia di aumentare in futuro a causa di stili di vita scorretti e cattive abitudini alimentari senza le adeguate precauzioni.
“Le proiezioni sono drammatiche – afferma Sandro Colaiuda, specialista in flebologia presso INI, Istituto Neurotraumatologico Italiano e docente all’Università di Siena – e anche se l’incidenza dovesse salire solo del 10% sarebbe allarmante per la popolazione”.
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