Settembre è il mese giusto per iniziare un percorso di attività fisica, riprendere gli allenamenti o cimentarsi in un nuovo sport.
La visita medico sportiva è importante per fare sport in sicurezza.
Prima di iscriversi è necessario prenotare una visita medico sportiva per ottenere il certificato di idoneità. «La visita medico sportiva è davvero molto importante. La medicina dello sport – spiega Francesco Fazi, Medico dello Sport a INI Grottaferrata – ha fra le sue caratteristiche principali la prevenzione. Come medico devo garantire all’atleta che lo sport che pratica gli allungherà la vita escludendo o individuando fattori di rischio anche mortali. Fare sport fa bene ma bisogna farlo in assoluta sicurezza. Sottovalutare i possibili rischi correlati ad una attività sportiva, agonistica o meno, senza sottoporsi a controlli specifici è un grave errore che si può pagare davvero molto caro».
Che differenza c’è tra la visita per il rilascio del certificato sportivo agonistico e non agonistico?
La visita per il rilascio del certificato di idoneità sportiva agonistica deve essere eseguita da tutti gli atleti professionisti o meno che praticano sport a livello agonistico. Può essere eseguita solo da un medico specializzato in medicina sportiva. Il certificato d’idoneità sportiva non agonistica è richiesto a chi pratica lo sport a livello amatoriale e viene rilasciato dallo specialista in medicina sportiva, medico di medicina generale o pediatra.
Quali accertamenti si eseguono per rilasciare i certificati?
Gli sport sono divisi in due tabelle, A e B. Nella tabella A, gli sport a scarso impegno cardiovascolare. Gli accertamenti obbligatori, in questo caso, sono la visita medica, elettrocardiogramma, esame delle urine e, a seconda delle discipline, alcune visite specialistiche. Ad esempio nel tiro l’audiometria, nell’automobilismo l’elettroencefalogramma e la visita neurologica.
Nella tabella B, gli sport ad alto impegno cardiovascolare. Gli accertamenti obbligatori sono la visita medica, elettrocardiogramma a riposo e dopo sforzo, spirometria, esame urine e, in alcuni sport, esami e visite specialistiche.
Cosa bisogna fare prima di una visita medica sportiva?
Niente di particolare, teoricamente bisognerebbe stare a riposo.
Cosa fare invece?
Consiglio di indossare abiti e scarpe comode che permettano di muoversi agevolmente.
Per gli over 40 che praticano sport, anche amatoriale, è consigliabile comunque un test da sforzo?
Direi proprio di sì. Bisogna ricordarsi che il cuore, soprattutto quello di un’atleta, più si allena più il muscolo cardiaco si ipertrofizza, migliorando la sua potenza. Ma questo avviene fino ad una certa età, diciamo dai 40 ai 55 anni. Proseguendo allenamenti intensivi il cuore smette di ipertrofizzarsi e inizia a ‘sfiancarsi’, cioè si dilata e conseguentemente perde la propria capacità di contrarsi e quindi di funzionare bene. Ritengo il test da sforzo fortemente consigliabile, anche se non richiesto, a chi richiede un certificato per attività non agonistica.
In che cosa consiste il test da sforzo o test ergometrico massimale?
È un esame che consiste nel controllare la funzione del cuore con un elettrocardiogramma mentre il paziente compie uno sforzo controllato pedalando su una speciale cyclette o camminando su un tappeto ruotante.
Chi ha avuto il covid deve fare qualche esame specifico?
Anche in questo caso è un sì. Prima di riprendere l’attività sportiva bisogna fare un test ergometrico massimale, per rilevare eventuali danni causati dal virus.