La conseguenza della pandemia Covid-19 nei bambini e negli adolescenti, le nuove regole governative per prevenire il contagio del virus, non sarà solo causa di immobilità emotiva e psichica ma anche quella del corpo più in generale. Costringerli a stare fermi sul banco di scuola, a prescindere se il banco è provvisto o meno di rotelle, durante la didattica, ma anche nell’unico momento della ricreazione, costringerà i nostri ragazzi ad assumere posizioni forzate e viziate, posture innaturali, in particolare della colonna vertebrale.
L’immobilità comporterà conseguenze patologiche, costringere un bambino a non muoversi, non solo durante le ore scolastiche, sarà fonte di dolori diffusi alla schiena. Un nuovo stile di vita più statico che li costringerà ad avere rachialgie.
Purtroppo la pratica delle attività motorie sarà fortemente limitata, ma altrettanto si verificherà in molti sport di gruppo a livello dilettantistico. La sedentarietà la farà da padrona a discapito del movimento, la continua immobilità del corpo e della mente costringerà i bambini ad una esperienza psicomotoria del tutto nuova. I rischi della sedentarietà forzata, soprattutto dopo il lungo periodo del lockdown, ha comportato un significativo aumento di bambini con lombalgia, anche nei più piccoli, che solitamente non lamentano dolori alla colonna vertebrale.
Molti nostri pazienti adolescenti, che hanno ripreso regolarmente i trattamenti riabilitativi, riferiscono episodi ricorrenti di mal di schiena. D’altronde i ragazzi hanno stravolto le loro abitudini, sono stati costretti a mantenere per ore posizioni forzate e innaturali durante lo svolgimento delle lezioni, assenza di attività motorie durante l’orario scolastico, assenza totale di attività sportive pomeridiane e attitudini viziate (seduti) nelle proprie abitazioni quando giocano alla Playstation.
Insomma una vita sedentaria, posture sbagliate ed uno stile di vita improntato sul non “muoversi” o comunque troppo statico. Basti pensare alle nuove modalità di insegnamento delle scuole, la didattica a “distanza” nel proprio domicilio, si svolge per ore restando nuovamente seduti e possibilmente fermi e concentrati a seguire attentamente le lezioni. Possiamo chiedere ad un bambino di restare fermo immobile tutto questo tempo? Il prezzo più alto di questa pandemia, in termini di salute psicofisica, lo pagheranno i nostri ragazzi e non solo riguardo i dolori alla schiena, l’immobilità del corpo costringe a rallentare le altre funzioni, quelle che permettono ad un bambino di crescere armoniosamente nel corpo ma anche e soprattutto nella psiche.
L’equilibrio biologico negli esseri umani dipende da questa armonia tra corpo e mente, i bambini hanno il diritto di sognare muovendosi.