Nuove chance per la cura dei disturbi della prostata soprattutto per chi soffre di problemi di cuore.
Un’innovativa tecnica chirurgica mininvasiva oggi consente di trattare l’ipertrofia prostatica benigna attraverso l’utilizzo di laser, anche in pazienti ad alto rischio cardiovascolare, con promettenti risultati di guarigione nel 95% dei casi. È quanto emerso nella seconda giornata del XIII Congresso nazionale della Società italiana di chirurgia genitale maschile (Sicgem), ‘L’evoluzione della chirurgia genitale maschile: novità a confronto’.
“Fino a qualche anno fa il laser per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna era più settoriale, negli ultimi anni il suo utilizzo è stato avallato dalla comunità scientifica internazionale e inserito nelle linee guida europee, entrando a far parte del bagaglio tecnologico degli urologi.
Oggi queste tecniche stanno vivendo un vero e proprio boom e sta aumentando il numero di utilizzatori”, spiega Ferdinando De Marco, responsabile del Reparto di urologia dell’INI, Istituto Neurotraumatologi Italiano e presidente del congresso Sicgem 2017.
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