Le malattie cardiovascolari, a oggi, rimangono la prima causa di morte, nonostante i progressi scientifici. Prevenzione, diagnosi precoce e informazione sono le strategie più efficaci per contrastarle.
Il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare aumenta con l’avanzare dell’età e modificare lo stile di vita può davvero fare la differenza. Con la dottoressa Fabiola Bussaglia, responsabile del Servizio Cardiologia INI Grottaferrata, cerchiamo di capire come prendere ‘a cuore’ il proprio cuore.
Quanto è importante la prevenzione cardiovascolare?
È davvero necessaria, al fine di prevenire infarto, aritmie, scompenso cardiaco e ictus. Le malattie cardiovascolari hanno più fattori di rischio che aumentano la probabilità di insorgenza della malattia. Fare prevenzione, è importante sottolinearlo, non significa solo modificare lo stile di vita ma anche effettuare controlli clinici che possano mettere in evidenza la presenza di questi fattori ed evitare di ammalarsi.
Quali sono i fattori di rischio cardiovascolari?
Sono quei fattori responsabili del danno vascolare rappresentato dall’aterosclerosi, un ispessimento da accumulo adiposo segmentario della parete arteriosa con restringimento. Questi fattori si contraddistinguono in modificabili e non modificabili. I fattori di rischio non modificabili sono rappresentati dalla familiarità, l’età, e il sesso. Quelli modificabili – come l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, la dislipidemia, il fumo l’obesità e la sedentarietà – sono quelli a cui è possibile apportare una significativa riduzione del rischio, grazie ad uno stile di vita sano, una corretta alimentazione o una correzione farmacologica appropriata. Per vivere più a lungo bastano, davvero, piccoli ma essenziali cambiamenti di vita.
Esistono delle condizioni che potrebbero determinare i fattori di rischio cardiovascolari?
Assolutamente sì, come l’eccesso di peso, l’insulino-resistenza, il russamento, fino alle apnee notturne che predispongono all’innesco dei fattori di rischio cardiovascolari quali ipertensione, diabete mellito e dislipidemie. Per questo è importante effettuare controlli clinici precoci atti ad individuare e, soprattutto, correggere situazioni ancora trattabili con il solo cambiamento di stile di vita ed alimentare.
Una vita equilibrata, non smetterò mai di ripeterlo ai miei pazienti, può ridurre considerevolmente il rischio per le malattie cardiovascolari.
Qualche consiglio da mettere in pratica da subito
Fare attività fisica costante, ogni giorno per 30 minuti. Prediligere un’alimentazione varia e povera di grassi animali per un’azione protettiva sulle arterie. Non dimenticare di mettere in tavola frutta e verdura di stagione che sono un vero toccasana per il cuore. E mi raccomando, non più di un cucchiaino di sale al giorno. E soprattutto smettere di fumare. Smettere non ridurre. Il fumo, dopo l’età, è il fattore di rischio più importante per le malattie cardiovascolari.
A chi consigliare una visita cardiologica ?
Ricordo spesso che il cuore non dà sempre segnali di preavviso quando c’è un problema. Per questo una visita cardiologica è importante. Sicuramente, dovrebbero effettuare i primi controlli, volti alla prevenzione, le persone che hanno una più alta probabilità di essere colpiti da malattia cardiovascolare: coloro che hanno una familiarità, uomini dopo i 50 anni, donne in menopausa, obesi e/o in sovrappeso, persone con russa mento e/o apneee notturne, pazienti affetti da ipertensione arteriosa, diabetici, dislipidemici e fumatori.
Esami importanti per la salute del cuore
Esami Ematochimici: glicemia, colestereolo totale, HDL, LDL, trigliceridemia, PCR, elettroliti, funzionalità renale ed epatica, fibrinogeno, antitrombina III, omocisteinemia, esame urine, albuminuria.
Visite mediche: visita cardiologica con elettrocardiogramma.
A volte c’è bisogno di ulteriori approfondimenti diagnostici come:
Ecocardiogramma color-doppler per la valutazione morfologica del cuore, funzionalità delle camere cardiache e grossi vasi, nonché flussi ematici intracardiaci trans-valvolari.
Test ergometrico (Test da sforzo): utile quale approfondimento diagnostico in coloro che hanno una familiarità per cardiopatia ischemica, che hanno uno o piu fattori di rischio cardiovascolari o a scopo diagnostico in caso di dolore toracico da sospetta cardiopatia ischemica.
Eco-Doppler dei vasi Epiaortici: esame che consente di valutare le caratteristihe parietali delle carotidi, se ispessite e/o con presenza di placche ateromasiche stenosanti.