Mammografia 2D con studio in Tomosintesi (3D)
La mammografia è il principale esame di controllo utilizzato per rilevare e diagnosticare il tumore al seno ed altre patologie mammarie. Si basa sull’utilizzo di radiazioni ionizzanti.
Come si esegue la mammografia?
La paziente in piedi, in prossimità del mammografo, appoggia su un apposito sostegno una mammella per volta e si ottengono differenti immagini dopo opportuna compressione della mammella. La donna può avvertire un leggero fastidio.
L’immagine radiografica viene trasformata in un‘immagine digitale ad altissima risoluzione che l’operatore tecnico potrà visualizzare sul monitor in tempo reale per poi archiviarla e trasmetterla via rete ai medici radiologi, i quali potranno esaminarla e refertarla.
Cos’e’ la mammografia in tomosintesi?
La tomosintesi è una tecnica mammografica che consente di scomporre ciascuna mammella in sezioni sottili dello spessore massimo di 1 mm (slice). L’esame in tomosintesi si esegue contestualmente alla esecuzione dell’esame mammografico, durante la stessa compressione, senza alcuna aggiunta di dose radiante. La tomosintesi ha lo scopo di superare i limiti dell’esame mammografico e cioè la densità mammaria, tipica dei seni giovani e, gli artefatti da sovrapposizione, responsabili della scarsa nitidezza delle immagini e dunque dei falsi positivi e falsi negativi. Permette inoltre di rilevare il 40% in più di lesioni tumorali rispetto all’esame mammografico standard.
Quando fare la mammografia?
Dopo i 40 anni, la mammografia è l’esame d’elezione per la ricerca di tumori al seno, soprattutto in fase pre-clinica ed è utile in particolare per la rilevazione delle microcalcificazioni.
Le donne, dai 40 anni in poi, dovrebbero sottoporsi alla mammografia ogni anno.
Per le pazienti con storia familiare di tumore alla mammella , il radiologo può raccomandare di iniziare i controlli mammografici prima dei 40 anni.
Quando ci si sottopone all’ esame mammografico si raccomanda di portare con sé tutti gli esami del seno eseguiti in precedenza.