La chirurgia ortopedica d’eccellenza non si trova solo nei grandi ospedali, nei centri blasonati che richiamano inevitabilmente l’interesse dei media.
C’è una struttura d’eccellenza che è sicuramente in prima fila in quanto a qualità, a “numeri” ed è sicuramente competitiva. Parliamo della Uoc di Chirurgia Ortopedica del Gruppo INI di Grottaferrata diretto dal prof. Francesco Bove, uno specialista di primo piano del settore, noto al grande pubblico per le sue numerose presenze nei contenitori televisivi di richiamo.
Professore, partiamo dai “numeri” di Grottaferrata, sono da record…
Dice bene, la nostra produzione è da record, tra protesi di anca e ginocchio facciamo cinquecento interventi all’anno, altre eccellenze del settore ne fanno sicuramente meno. Abbiamo esperienza, qualità competenza consolidata da 20 anni di attività. Siamo attenti alle innovazioni, un paio d’anno fa ci siamo aperti alla chirurgia robotica, abbiamo approfondito la materia con scambi importanti con gli Usa. Abbiamo sviluppato un know how altamente specialistico, al passo con i tempi, ed al servizio del cittadino in ambito pubblico, non solo per la nostra regione.
Dunque siete competitivi, ci spieghi perche?
Siamo competitivi anche perchè possiamo assicurare un ciclo completo, dalla chirurgia alla ripresa funzionale. Il paziente che si opera in un ospedale pubblico ad un certo punto viene dimesso e deve completare la riabilitazione per conto proprio, a domicilio o in altro istituto. Noi la riabilitazione ce l’abbiamo in casa, il paziente fa la riabilitazione all’interno della nostra struttura , che ha una specializzazione specifica in questo settore. E lo restituiamo alla famiglia e alla collettività in autonomia ed efficienza. E’ un risparmio per tutti, per i pazienti, per i familiari, per il sistema stesso.
Ecco la chiave, questo è il messaggio giusto. Negli ospedali manca la riabilitazione…
E’ proprio così, se dovessi occuparmi di marketing aziendale sottolineerei proprio questo aspetto. Sono molto grato al Gruppo Ini – la mia casa da vent’anni – che mi ha consentito di crescere e di approfondire le mie competenze. Sono docente di anatomia alla Sapienza, i medici del mio team insegnano all’Unicamillus, siamo competitivi ed i giovani chirurghi promettono bene. Ciò significa che abbiamo creato una scuola, un riferimento per la collettività anche per il futuro.
Il mondo della sanità è variegato, pubblico e privato, la concorrenza è spietata. Perchè voi siete nella parte alta della classifica?
Il segreto c’è. All’INI non c’è burocrazia, anzi. Ci sono elasticità e rapidità di esecuzione. I pazienti vengono dal territorio ma anche da lontano e apprezzano che da noi si faccia bene e in fretta. Siamo immediatamente operativi, due camere operatorie, una media di 72 minuti ad intervento.
Gli “altri” hanno l’alibi, devono pensare prima alle urgenze..
Ma anche all’INI ci sono le urgenze, che riceviamo dagli altri ospedali. Noi abbiamo abbattuto le liste d’attesa, il paziente viene subito preso in carico e inserito in lista operatoria al massimo in una ventina di giorni. E’ un problema di organizzazione. Anche per questo ci consideriamo una “eccellenza”.