Psoriasi: durante l’inverno chi ne soffre tende ad avere un peggioramento dei sintomi.
Aria fredda e secca, ambienti troppo caldi, la ridotta esposizione al sole e l’aumento dello stress per la ripresa delle attività giocano un ruolo importante. «Seguire uno stile di vita sano è un grande aiuto per tenere sotto controllo la malattia – spiega Francesca Bruni, dermatologa dell’INI di Grottaferrata – soprattutto in inverno. È fondamentale curare maggiormente l’alimentazione, bere molto, non prendere peso e fare attività fisica regolare. Niente fumo e poco alcol. Via libera ad attività rilassanti per arginare lo stress».
Cos’è la psoriasi?
È una malattia infiammatoria cronica della pelle geneticamente determinata. Fino a qualche anno fa, si pensava che fosse solo di origine psicosomatica. Non è così. Oggi sappiamo che è una malattia genetica – questo significa che si nasce con questa predisposizione – e il più delle volte è un evento stressante a scatenarla. Si possono alternare periodi in cui la sintomatologia migliora notevolmente o addirittura scompare del tutto ad altri in cui i sintomi peggiorano. Anche la severità della malattia dipende da paziente a paziente: per alcuni è solo un lieve fastidio e per altri una compromissione importante della qualità di vita.
Come si manifesta?
Nella forma a placche, la più diffusa e frequente, la psoriasi si manifesta con macchie rosse, solitamente pruriginose, sormontate da desquamazioni biancastre. Si tratta di un inspessimento della pelle che, infiammata, tende a creare squame di dimensioni e spessore diverse. Le placche, se irritate, possono arrivare al sanguinamento.
Può interessare qualsiasi età?
Purtroppo sì. Anche se il picco di insorgenza spesso si registra tra i 20 e i 40 anni, la psoriasi può manifestarsi anche in età pediatrica e geriatrica.
Le lesioni si localizzano in punti specifici?
Le placche, in genere, compaiono su gomiti e ginocchia. Spesso anche su cuoio capelluto e zona lombare della schiena ma tendenzialmente tutta la superfice cutanea può essere colpita dalla psoriasi.
Come avviene la diagnosi?
Attraverso una visita dermatologica. I principali sintomi per rivolgersi ad un esperto sono: l’insorgenza di eritemi, un prurito anche lieve, desquamazione, pelle molto secca e screpolata.
Si può prevenire?
Ad oggi non è possibile. Ci sono persone che soffrono di psoriasi sin da bambini e per tutta la vita e altre in cui la patologia si manifesta solo in momenti di maggiore stress. È molto importante non trascurare i sintomi rivolgendosi subito al dermatologo per una diagnosi tempestiva.
Si può guarire?
Non esiste, ad oggi, una cura definitiva. Si può, al contrario, fare molto per aiutare il paziente a gestire al meglio i momenti in cui la malattia crea maggiori disagi. Terapie mirate e farmaci innovativi sono armi preziose per favorire, anche nei casi di forme gravi, la regressione delle lesioni.
È contagiosa?
Assolutamente no. Ancora oggi i pazienti devono confrontarsi con inesistenti pregiudizi. Toccare, abbracciare, stringere la mano ad una persona affetta da psoriasi non comporta in nessun modo la trasmissione della malattia. La psoriasi, lo ripeto, non è una malattia contagiosa.