Non solo anziane signore benestanti, il ricorso alla chirurgia estetica sta diventando usuale anche tra il ceto medio e in una fascia di età molto più bassa a quella a cui eravamo abituati.
Per combattere i segni del tempo sempre più donne si rivolgono al medico chiedendo di far sparire zampe di gallina, borse sotto gli occhi oppure di rimodellare gli zigomi che perdono tono. Tra le italiane che ricorrono alla chirurgia estetica 2 su 3 sono belle e piacenti. E passati i 40 anni ci si affretta a cercare rimedi di eterna giovinezza senza distinzione di ruolo, lavoro e classe sociale. «Negli ultimi dieci anni si sta abbassando l’età di accesso alla medicina e chirurgia estetica e anche il ceto sociale si sta livellando – spiega Giulio Basoccu, chirurgo plastico, responsabile della Divisione di Chirurgia plastica estetica e ricostruttiva presso l’Istituto neurotraumatologico italiano di Grottaferrata INI e docente all’Università di Tor Vergata -.
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