I mille problemi quotidiani spesso fanno finire la visita di controllo al seno in fondo alla lista.
“Chiamerò domani”. Poi sotto la doccia ci si accorge che qualcosa non va. E non sapendo a chi rivolgersi si decide di pensarci con calma. Magari domani. Un atteggiamento che rischia di trasformare un piccolo problema in un enorme problema. Non bisogna perdere tempo, commenta Sivia D’Onofrio, responsabile del Centro Open di Senologia del Gruppo INI, una telefonata, a volte, può davvero salvarti la vita.
Perché è stato creato il centro SOS Seno?
Durante la pandemia molte donne, che hanno riscontrato alterazioni al seno, hanno trovato estrema difficoltà ad accedere al servizio sanitario ospedaliero, “intasato” dall’emergenza Covid e questo ha portato un grande ritardo nelle diagnosi. La nostra idea è stata, quindi, di fornire percorsi dedicati a tutte le donne che hanno o pensano di avere un problema al seno e, dunque, hanno bisogno, con urgenza, di uno specialista. Rimandare è davvero rischioso. Scoprire in fase precoce una patologia aumenta notevolmente la possibilità di guarigione. Con SOS Seno aiutiamo le donne, spesso spaventate, a togliersi velocemente ogni dubbio senza lunghe attese vissute nella paura e nell’incertezza.
Come si accede al centro?
Chiamando la linea ‘rosa’, attiva dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13, al numero 0694285239, è possibile mettersi in contatto direttamente con i medici ed essere prese in carico in tempi brevissimi, a volte anche in giornata, per eseguire una visita senologica e una ecografica mammaria. Il tutto in modo completamente gratuito.
Cosa fare in caso di necessità di approfondimenti diagnostici?
Alcuni degli approfondimenti diagnostici vengono eseguiti direttamente, anche in giornata. I centri INI sono dotati di apparecchiature mammografiche di ultima generazione con tecnologia digitale a basso dosaggio di radiazioni con possibilità di eseguire studi in tomosintesi, che è un’evoluzione della mammografia. Tramite questa modalità il seno viene scomposto in tante “fettine” dello spessore di 1 mm consentendo di rilevare lesioni tumorali molto piccole. E questo è fondamentale. La diagnosi precoce si traduce, non smetterò mai di ripeterlo, in interventi chirurgici non demolitivi e terapie meno aggressive con conseguente maggior sopravvivenza.